Il 2 luglio 2011 l’ultima pop star giapponese, Miku Hatsune, ha tenuto il suo primo concerto all’estero, a Los Angeles, riempiendo un teatro con 5000 persone. Come molti già sanno, Miku Hatsune è una mega star nata grazie alla tecnologia: non è umana, ma è una pop star virtuale con la sua figura al concerto creata e visualizzata in CG. Internet ha fatto crescere questo personaggio come una stella mondiale di prima classe.
Il vocaloid è di grande interesse non solo perché i personaggi nati con il Vocaloid stanno diventando delle grandi pop star mondiali, ma anche perché, grazie a Vocaloid, anche il consumatore può partecipare attivamente alla scena musicale.
Lo sviluppo della tecnologia informatica, sopratutto dell’architettura della rete, ha cambiato il rapporto tra chi crea la musica e chi la riceve. Nella storia dell’industria musicale c’era fino ad oggi una divisione tra i musicisti e i consumatori, mentre invece la musica trasmessa tramite l’internet ha mescolato questi due ruoli, e ha creato un altro livello, all’interno del quale i musicisti sono anche consumatori e viceversa. Specialmente in Giappone questa nuova tendenza ha creato una nuova categoria nella industria musicale con la nascita del sintenizzatore vocale Vocaloid.
Il Vocaloid non è solamente un’applicazione da utilizzare per pubblicare in proprio la musica, ma rappresenta anche un avanzamento nella tecnologia della composizione della musica elettronica, dell’interfaccia informatica internet e della cultura della attività Doujin (la creazione tra gli amatori) e ha contribuito a formare una nuova scena musicale, caratterizzata dal fenomeno dei Consumer Generated Media (CGM), dove i consumatori e i creatori si uniscono e interagiscono all’istante per moltiplicare le varianti dei brani.