Ora mi spiego

macaronmasako in Ishigaki

Sono giapponese e ho studiato negli Stati Uniti, poi in Italia.

Da più di 20 anni che sono quasi sempre in viaggio, scrivendo le mie esperienze sui viaggi, sulle difficoltà interculturali e sulla comunicazione da diversi punti di vista. E questo è diventato il mio lavoro. Sono un’interprete, guida di viaggio, guida interculturale e consulente di business intercontinentale.

Il mio compito è aiutare le persone a ritrovare la propria identità attraverso la comunicazione interculturale, sia in contesti cross-border che nel viaggio interiore. Osservando se stesse da prospettive diverse, facendo cose nuove e scoprendo un nuovo apprezzamento per sé stesse, acquisiscono una visione di sé che prima non esisteva.

Progetto Island Nomad – Vita da Slomad ad Ishigaki, Okinawa

Tokyo è una città dei sogni per molti italiani. Per me, è un compromesso per trovare facilmente opportunità di lavoro, ma non è una città in cui sia bello vivere né tantomeno vivere per lavorare.

Durante la pandemia di COVID, ho perso il motivo principale per restare a Tokyo, perché non c’era lavoro fisico disponibile, e quelli che c’erano potevano essere fatti da ovunque. Anzi, stare a Tokyo significava chiudersi in spazi molto piccoli, sia a casa che fuori, dove si finiva per trovarsi troppo vicino agli altri.

Così ho deciso di provare a vivere ad Ishigaki, nell’estremo sud-ovest dell’Okinawa, quasi a Taiwan. E questa prova è ancora in corso.

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